LA CONGREGAZIONE DELLA MISSIONE
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Il Santo Fondatore |
Lo stemma della Congregazione |
Il 25° successore
di S. Vincenzo e attuale Padre Generale P. Tomaz Mavric cm |
Il fine della Congregazione della Missione
San Vincenzo de' Paoli fondò la Congregazione della Missione nel
1625, per l'evangelizzazione dei poveri e la formazione del Clero. Oggi la Congregazione
ha definito così il suo fine: "Il fine della Congregazione della
Missione è di seguire il Cristo Evangelizzatore dei Poveri". Questo
fine si realizza quando, fedeli a San Vincenzo, i Confratelli e le Comunità:
1° si adoperano con tutte le forze a rivestirsi dello spirito di Cristo
(Regole Comuni I,3) per acquistare la perfezione conveniente alla loro vocazione
(Regole Comuni XII,13);
2° si applicano all'evangelizzazione dei Poveri, specialmente dei più
abbandonati;
3° collaborano alla formazione del Clero e dei laici, portandoli a prendere
una parte maggiore all'evangelizzazione dei Poveri " (Costituzioni, art.
1).
Attenta ai segni dei tempi e alle realtà della nostra epoca, l'Assemblea
Generale del 1980, nell'atto di definire questo fine, invece di dire, come diceva
San Vincenzo nelle Regole Comuni: " Predicare il Vangelo ai Poveri, particolarmente
a quelli della campagna ", ha preferito: " L'evangelizzazione dei
poveri, soprattutto dei più abbandonati "; invece di dire, come
San Vincenzo: " Aiutare gli Ecclesiastici ad acquistare le scienze e le
virtù necessarie al loro stato ", ha preferito: " La formazione
dei chierici e dei laici, portandoli a prendere una parte maggiore nella evangelizzazione
dei poveri ".
Lo spirito della Congregazione della Missione
Lo spirito della Congregazione comprende le disposizioni intime dello Spirito
di Cristo che il Fondatore raccomandava fin dagli inizi ai suoi Confratelli:
amore e venerazione verso il Padre, amore compassionevole ed efficace verso
i Poveri, docilità alla divina Provvidenza (Costituzioni, art. 6). "
La Congregazione cerca ugualmente di tradurre il suo spirito nelle cinque virtù,
attinte, anch'esse, alla immagine particolare dei Cristo, cioè: la semplicità,
l'umiltà, la dolcezza, la mortificazione e lo zelo. Come lo ha detto
San Vincenzo: "La Congregazione cercherà, in modo tutto particolare,
che queste cinque virtù siano come le facoltà dell'anima di tutta
la Congregazione e che le azioni di ciascuno di noi ne siano sempre animate"
" (Regole Comuni 11,14; Costituzioni, art. 7).
Alcune statistiche
La Congregazione ha 3231 incorporati: 32 Vescovi, 2954 Sacerdoti, 146 Fratelli
e 99 Studenti di Filosofia e di Teologia (che hanno già fatto i voti).
Caratteristiche delle Opere della Congregazione
" L'opera di evangelizzazione che la Congregazione si propone di compiere
deve caratterizzarsi per:
1) una preferenza chiaramente espressa per l'apostolato in mezzo ai Poveri:
la loro evangelizzazione è effettivamente il segno dell'avvicinarsi del
Regno di Dio sulla terra (Mt 11,5);
2) un'attenzione alle realtà sociali, soprattutto alle cause della differente
distribuzione dei beni nel mondo, per meglio acquistare un ruolo profetico nell'evangelizzazione;
3) una certa partecipazione alla condizione dei Poveri, in modo che non solo
possiamo evangelizzarli, ma anche possiamo essere evangelizzati da essi;
4) un vero senso comunitario nell'opera apostolica, per consolidarci scambievolmente
nella nostra comune vocazione;
5) una disponibilità per andare dovunque nel mondo, sull'esempio dei
primi missionari della Congregazione;
6) uno stato di conversione permanente, ricercata da ciascuno e da tutta la
Congregazione, secondo l'esortazione di San Paolo: "Non conformatevi al
mondo presente, ma siate trasformati con un rinnovamento della vostra intelligenza
(Rm 12,2)"" (Costituzioni, art. 12
Lo Statuto Giuridico
La Congregazione della Missione è una Società di Vita Apostolica, composta di Sacerdoti e di Fratelli. Il nostro Statuto giuridico è definito dalle nostre Costituzioni, nel quadro dei canoni 731-746 del Diritto Canonico. Noi emettiamo dei voti, ma non siamo religiosi, in accordo con l'intenzione di San Vincenzo, che ha voluto per noi la flessibilità e la mobilità di una società apostolica che vive e lavora in uno stretto contatto col mondo.
Dove lavoriamo?
Noi lavoriamo in 80 paesi, e siamo organizzati in 3 Vice-province: San Giustino
De Jacobis (Eritrea), Mozambico e Costarica, e in 45 Province: Madagascar, Etiopia,
Zaire (con la Regione del Belgio), America Centrale, Argentina, Brasile (Rio
de Janeiro, Curitiba, Fortaleza), Cile, Colombia, Cuba, Equador, Stati Uniti
(Dallas, Los Angeles, New England, Filadelfia, Saint-Louis), Messico, Perù,
Portorico, Venezuela, Cina, Filippine, India, Indonesia, Oriente, Germania,
Austria, Spagna (Barcellona, Madrid, Salamanca, Saragoza), Francia (Parigi e
Tolosa), Olanda, Ungheria, Irlanda, Italia (Napoli, Roma, Torino), Polonia,
Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Australia. Alcune Province comprendono diversi
paesi, come quella di Oriente (Libano, Siria, Israele, Egitto); quelle dell'America
Centrale (Guatemala, Salvador, Nicaragua, Panama); la Provincia di Argentina
comprende anche l'Uruguay e il Paraguay
Le Vocazioni
I paesi che hanno più vocazioni sono la Polonia, la Colombia, l'Indonesia, l'India, il Madagascar, l'Equador, le Filippine, lo Zaire, il Messico, l'America Centrale. L'età media dei confratelli è molto elevata in Ungheria, Olanda, Cina, Parigi, New England, Roma, Tolosa, Filadelfia, Rio de Janeiro e Dallas (più di 60 anni). Le Province più giovani di personale sono le Filippine, lo Zaire (senza i confratelli del Belgio) l'India, il Messico, la Polonia, il Madagascar, il Madagascar, l'Etiopia, San Giustino De Jacobis (Eritrea) e il Cile (meno di 49 anni).
I nostri ministeri
Noi evangelizziamo i Poveri attraverso le Missioni Popolari (Costituzioni,
art. 14), oggi soprattutto nelle Parrocchie (cfr. Statuto, 10); abbiamo anche
molte missioni "ad gentes" (Costituzioni, 16); ogni Provincia cerca
di avere una missione in un paese povero, dove o nel quale la Chiesa non è
ancora stabilita in una maniera sufficiente (Statuto, 5). Per esempio, la Germania
mantiene la Provincia di Costarica; Napoli mantiene la nuova missione di Albania,
dopo aver formato la Vice-Provincia di San Giustino De Jacobis (Eritrea); ecc.
La Congregazione, dopo l'Assemblea Generale del 1992, ha cominciato delle nuove
missioni nell'Europa dell'Est (Albania e prossimamente Ucraina, e poi Siberia,
Lituania), in Tanzania, alle Isole Salomone, in Bolivia; ha rinforzato le Province
di Cuba e di Cina (si preparano a Taiwan dei missionari per la Cina) e la Vice-provincia
del Mozambico.
Nella predicazione delle Missioni popolari o "ad gentes", noi possiamo
contare frequentemente sulla collaborazione delle Figlie della Carità
e di molte volontarie laiche, animate dallo spirito di San Vincenzo. Fra queste
persone volontarie escono alcune vocazioni per le Figlie della Carità
e per la Congregazione della Missione.
Abbiamo ancora dei Seminari per la formazione del Clero (Costituzioni, art.
15). Quest'opera non conosce attualmente lo splendore di una volta; tuttavia
il Superiore Generale riceve sempre molte domande da parte dei Vescovi dei paesi
di missione o sprovvisti di clero autoctono. Molti Confratelli sono nominati
Direttori Provinciali delle Figlie della Carità, o predicatori di ritiri
spirituali, o confessori o come cappellani. " La Congregazione della Missione
e le Figlie della Carità, avendo ricevuto una eredità comune,
i Confratelli verranno volentieri in aiuto a queste quando ne faranno richiesta,
soprattutto per gli esercizi e la direzione spirituale e daranno anche una collaborazione
fraterna nelle opere intraprese di comune accordo " (Costituzioni, 17).
" I Confratelli avranno una cura particolare delle Associazioni dei Laici
fondate da San Vincenzo o derivanti dal suo spirito; esse hanno, effettivamente,
diritto alla nostra sollecitudine e al nostro sostegno. Tutti i confratelli
indistintamente devono essere pronti a prestare questi servizi; tuttavia sarà
bene che alcuni fra di essi si specializzino in questo campo. Si starà
attenti a dare a questa animazione una dimensione spirituale, ecclesiale, sociale
e civica " (Statuto, 7). Si lavora con l'Associazioni Internazionale della
Carità, con la Società di San Vincenzo de' Paoli, la Gioventù
Mariana, l'Associazioni della Medaglia Miracolosa e con altri gruppi meno conosciuti.
In certi paesi le scuole costituiscono un apostolato molto necessario, nel quale
sono impegnati molti Confratelli, dal livello primario, come in India, fino
agli studi universitari, come nelle Filippine e negli Stati Uniti (cfr. Statuto,
11).
Alcune forme di apostolato particolari
Si trovano alcuni confratelli che sono impegnati con coloro che vivono nelle
grandi discariche di immondizie (come a Payatas nelle Filippine). Ci sono dei
confratelli che si dedicano alle comunità terapeutiche, ai drogati, alle
vittime dell'AIDS (in certi paesi d'Europa, con le Figlie della Carità
e le Volontarie Laiche Vincenziane), alle comunità indigene (in molti
paesi latino-americani), ai sordi (in Irlanda), agli zingari, ai carcerati,
ai ragazzi della strada, ai senza tetto, ecc... Ci sono delle forme di apostolato
specifico, come quella dei confratelli del Brasile (Curitiba), che lavorano
coi camionisti, sempre sulla strada. Ci sono dei Confratelli che formano delle
Comunità Ecclesiali di Base e si consacrano a formare gli operatori laici
che assicurano l'assistenza spirituale nei luoghi dove non c'è clero.
Altri confratelli lavorano per formare dei "moltiplicatori della nostra
azione vincenziana", sia con l'animazione dei gruppi laici, sia nell'insegnamento
superiore nelle istituzioni universitarie di studi ecclesiastici o nei diversi
settori dell'insegnamento. Vi sono dei confratelli che partecipano a Gruppi
di riflessione sulla vita consacrata, l'educazione, l'ateismo, i mezzi di comunicazione
sociale, la pastorale familiare, l'aiuto psicologico, ecc., e occupano una parte
del loro tempo a dare dei corsi negli istituti diocesani, in quelli delle Province
della nostra Congregazione o di altre Congregazioni.
Le Conferenze dei Visitatori
Nei paesi dove vi sono due o più Province (Brasile, Spagna, Stati
Uniti, Francia, Italia), i Visitatori e i loro Consigli si riuniscono regolarmente,
per coordinare gli apostolati che possono assumere e realizzare insieme e per
assicurare progetti comuni, come le case di formazione per tutti i loro candidati
(Seminari interni o Noviziati, Centri di Studi Filosofici o Teologici). Altre
Province si sono riunite in Conferenze continentali, come quelle dell'America
Latina (CLAPVI) e più recentemente quelle dell'Europa (CEVIM), dell'Africa
e dei Madagascar (COVIAM), d'Asia e del Pacifico. La Conferenza Latino-Americana
delle Province Vincenziane (CLAPVI) è caratterizzata da una serie di
incontri e di corsi realizzati per i Confratelli dei diversi settori (formatori,
missionari, parroci, assistenti di movimenti laici). Oggi tutti questi corsi
e questi incontri sono aperti anche alle Figlie della Carità e ai Laici
Vincenziani. Ci sono ugualmente dei gruppi di Province che hanno un coordinamento
congiunto con le Figlie della Carità per la formazione vincenziana, come
in Spagna e in Italia, ecc.
Ci sono delle Province dove i Seminaristi si riuniscono regolarmente per la
formazione vincenziana, come lo fanno quelli dell'Europa e del Brasile. Ci sono
dei Seminari Interni internazionali, come quello dell'Argentina, Cile e Perù.
C'è il progetto di un teologato comune alle Province e Vice-province
africane (forse nello Zaire). Ci sono dei programmi che meritano una menzione
speciale, come quello delle Settimane di Studio Vincenziane di Salamanca (Spagna)
o le Fiches del Gruppo di Animazione Vincenziana di Tolosa (Francia). Diversi
paesi hanno pubblicato molti libri su San Vincenzo, su soggetti vincenziani
e le figure che si ricollegano a San Vincenzo. Si sta scrivendo attualmente
una Storia della Congregazione della Missione.
Il SIEV e il CIF
Per stimolare gli studi vincenziani, è stato costituito un "Segretariato
Internazionale di Studi Vincenziani", che ha organizzato a Parigi il "Mese
Vincenziano" di specializzazione per i confratelli in generale, per i giovani
formatori, per i Direttori delle Figlie della Carità. Attualmente c'è
anche a Parigi il "Centro Internazionale di Formazione San Vincenzo de'
Paoli", al quale le Province devono mandare i Confratelli dai 35 ai 50
anni, per il loro aggiornamento vincenziano